Con una tradizione lunga due secoli.anche quest’anno a Genzano di Roma, a due passi dal nostro B&B, si svolgerà la tradizionale infiorata.
Le date sono fissate per il prossimo 22-23-24 giugno quando la centralissima Via Italo Belardi sarà immersa in un tappeto floreale che si estese per circa duemila metri quadrati.
Verranno disegnati quadri o tappeti sul selciato impiegando oltre i 350.000 petali di fiori di ogni colore con i quali gli artisti daranno colore alle loro opere usandoli come il pittore usa i colori posti su una tavolozza.
La manifestazioni, che si svolge in varie fasi , inizia con la preparazione del bozzetto che verrà man mano arricchito con i petali multicolori sino alla composizione dell’opera d’arte finale.
La realizzazione dell’infiorata viene associata alla celebrazione cristiana del Corpus Domini, e risale al XIII quando in occasione della Processione del SS. Sacramento si spargevano alla rinfusa una discreta quantità di petali di fiore.
Nel 1625, a Roma, nella Basilica Vaticana, per iniziativa di Benedetto Drei, per dare maggiore lustro alla Festa di San Pietro e Paolo, ebbe inizio la tradizione di decorare la chiesa con fiori disposti a mosaico, usanza questa che si estese in molti paesi cattolici.
Un manoscritto anonimo del 1824, invece, intitolato “Storia dell’origine dell’Infiorata”, conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, indica nel 1782 l’anno in cui venne realizzata, in occasione dell’ottavario della Festa del Corpus Domini, in Via Sforza la prima Infiorata totale – estesa cioè su un’intera strada – su iniziativa dei fratelli Arcangelo e Nicola Leofreddi. Don Arcangelo Leofreddi ottenne dal Vescovo di Albano che almeno una delle tre processioni passasse per Via Sforza e, quando nel 1782 passò per la prima volta su questa strada il Santissimo Sacramento, invitò tutti gli abitanti della via a realizzare dei tappeti di fiori ma non, come si usava fino ad allora, di piccole dimensioni e davanti alle case, bensì tutti insieme al centro della strada.
Quell’anno demarca quindi la nascita della “vera” Infiorata: tappeto di fiori dai vivaci colori che rappresenta immagini religiose alternate a motivi decorativi.
Da insieme di petali sparsi alla rinfusa diviene quindi tappeto di fiori disposti in modo tale da delineare una vera e propria opera d’arte, in cui ogni petalo racconta una storia.
L’Infiorata ebbe luogo in Via Sforza soltanto fino alla fine degli anni Trenta del secolo scorso. Nel 1836 la fontana monumentale di San Sebastiano, opera di Virginio Bracci, eretta attorno al 1776, venne spostata dal centro della via corriera all’imbocco di Via Sforza, dove si trova ancora oggi.
Gli abitanti di questa via, non tollerando la cosa, non vollero più partecipare alla manifestazione, che venne allora realizzata soltanto dagli abitanti di Via Livia (odierna Via Italo Belardi) che già agli inizi del secolo scorso imitarono i concittadini di Via Sforza.
Dalla fine dell’800 l’Infiorata ebbe una sostanziale trasformazione: la realizzazione dei tappeti floreali non era più affidata unicamente agli abitanti di questa singola via, ma all’intera comunità cittadina.
Nel corso della sua storia l’Infiorata di Genzano è stata visitata da molti personaggi illustri che, affascinati da un simile spettacolo, ne hanno lasciato testimonianza in alcune loro opere: H.C. Andersen, N. Gogol, Antonio Colarieti, Massimo D’Azeglio, August Bournonville. Garibaldi, in occasione di una speciale Infiorata realizzata in suo onore nel 1875, invitato dalle autorità genzanesi a passare sul tappeto di fiori, si rifiutò dicendo: “Certe cose divine non si calpestano”.
Nel corso dei secoli la nostra Infiorata da manifestazione popolare locale è divenuta manifestazione internazionale di arte, di cultura e soprattutto di fede – è realizzata infatti in onore della Festa del Corpus Domini ed è omaggio a “Colui che passa” – che attrae ogni anno migliaia di visitatori dall’Italia e dall’estero.